Ecco a voi 7 curiosità sul pomodoro, pronte a destare il vostro stupore!
Le origini del pomodoro
Nel corso della seconda metà del ‘700, la celebre bacca fa la sua prima comparsa in Europa. Si tratta di un frutto esotico, originario del Perù, importato dagli spagnoli. Gli Aztechi solevano chiamare il pomodoro, con il termine xitomatl, ossia “cosa paffuta con l’ombelico”. Dapprima, si trattò di frutti piccoli e di un colore vicino all’oro, che diventarono rossi, grazie ad innesti successivi.
Gli spicchi
Il “pomo d’oro”, in Italia, diventa noto almeno dalla seconda metà del 1500, quando il medico senese Pietro Andrea Mattioli (1500-1577), lo cita per la prima volta nell’ambito di un trattato scientifico, definendolo una spezia schiacciata e fatta a spicchi. Sì, avete capito bene: il pomodoro di moda nel ‘500, non è altro che una spezia color oro, da mangiare a spicchi.
La prima passata
Fu necessario più di un secolo, prima che il pomodoro potesse fare il proprio ingresso in cucina: il primo sugo di cui si ha memoria, è la “Salsa di Pomadoro alla Spagnuola”, citata nel libro di Antonio Latini del 1694. La salsa alla Spagnuola, veniva preparata unendo il pomodoro alla brace spellato, con cipolla, timo (o maggiorana) e aceto.
Infinite varietà di pomodoro
Il nome scientifico dei pomodori è Lycopersicon lycopersicum, tradotto letteralmente in pesca del lupo. Si considera che ne esistano circa 10mila varietà: dalla A alla Z di Zebra Cherry, famoso per la buccia a strisce (rosse e verdi).
Pomodori in frigo? No!
Il pomodoro non va mai messo in frigo! Strano, ma vero: sembra infatti che le basse temperature interferiscano con gli enzimi, ossia i maggiori responsabili del gusto caratteristico di questo prodotto. Sotto i 12 gradi, infatti, il pomodoro interrompe la maturazione, che è proprio il meccanismo in grado di conferirgli più sapore.
A pomodori in faccia
La Tomatina è un festival che si organizza l’ultimo mercoledì di Agosto di ogni anno nella città di Bunol, vicino a Valencia, in Spagna: il momento più entusiasmante del festival, è la lotta con il pomodoro, che si svolge tra le 11,00 e le 13,00. Si tratta del più grande combattimento alimentare al mondo. Le strade si imbrattano di rosso, poiché dense di oltre 120 tonnellate di succo.
Tossico?
Nel corso del ‘700, il pomodoro veniva definito “mela avvelenata“. Era credenza certificata infatti, che gli aristocratici si ammalassero e morissero dopo averlo mangiato. La verità, chiaramente, è ben diversa: i ricchi europei usavano piatti di peltro, ricchi di piombo. Considerata l’acidità dei pomodori, quando questi venivano serviti su questa particolare stoviglia, i frutti assorbivano il piombo, causando morti per avvelenamento.