Il Decreto Ristori Quater istituto con DPCM del 24 ottobre 2020 riprende le stesse modalità di contribuzione stabilito nel precedente DL Rilancio e cioè l’erogazione direttamente sul conto corrente bancario o postale per le imprese che avessero subito un calo del fatturato di almeno il 33% ad aprile 2020 rispetto ad aprile 2019.
Il predetto contributo spetta anche in assenza dei requisiti di fatturato ai soggetti che hanno attivato la partita IVA a partire dal 1° gennaio 2019. In tal caso l’ammontare del contributo è determinato applicando le percentuali già indicate agli importi minimi di 1.000 euro per le persone fisiche e a 2.000 euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche.
Viene individuata inoltre una prima platea che include anche le imprese con fatturato maggiore di 5 milioni (con un ristoro pari al 10% del calo del fatturato) per un totale ampiamente superiore alle 300.000 imprese interessate, alle quali viene corrisposto un multiplo dal 100% fino al 400% del contributo a fondo perduto ricevuto in precedenza in funzione del settore di attività dell’esercizio e comunque per un importo massimo di 150.000 euro.
Allo stesso tempo, è stata disposta una nuova tranche di contributi a fondo perduto, garantendo il 200% del contributo già ricevuto sulla base del decreto Rilancio a tutti gli esercizi commerciali e le attività chiuse nelle zone rosse e arancioni del paese. Mentre per alcune categorie (bar, pasticcerie e gelaterie, alberghi) attive in queste zone, il contributo previsto dal primo decreto ristori è stato aumentato di un ulteriore 50%.
È stata inoltre prevista un’ulteriore tranche di contributi a fondi perduto automatici per complessivi 645 milioni di euro, di cui 455 milioni già nel 2020, per le attività maggiormente interessate dalle misure restrittive messe in campo durante le festività di Natale e di fine anno. Il contributo è pari al 100% di quanto ricevuto con il Decreto Rilancio, ed è destinato a diverse attività, fra le quali quelle di ristorazione, bar, mense, catering per eventi, gelaterie e pasticcerie.
Viene prevista, per il 2021, la costituzione di un fondo da 280 milioni di euro per ristorare con un contributo a fondo perduto le perdite subite dalle attività economiche che hanno sede nei centri commerciali e agli operatori delle produzioni industriali del comparto alimentare e delle bevande, interessati dalle misure restrittive.
Proroga del secondo acconto Irpef, Ires e Irap
Per tutte le imprese con un fatturato non superiore a 50 milioni di euro nel 2019 e che hanno registrato un calo del 33% del fatturato nei primi sei mesi del 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019 è prevista la proroga al 30 aprile 2021 del versamento.
Tale proroga si applica anche a prescindere dai requisiti relativi ai ricavi o compensi e alla diminuzione del fatturato o dei corrispettivi, ai soggetti Isa e ai soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione che operano nei settori economici individuati negli allegati 1 e 2 al decreto-legge 9 novembre 2020, n. 149, aventi domicilio fiscale o sede operativa nelle zone rosse, ovvero per gli esercenti servizi di ristorazione nelle zone arancioni come individuate alla data del 26 novembre 2020
Sospensione dei versamenti di contributi previdenziali, ritenute e Iva
Per tutte le imprese con un fatturato non superiore a 50 milioni di euro nel 2019 e che hanno registrato un calo del 33% del fatturato nel mese di novembre 2020 rispetto allo stesso mese del 2019 è prevista la sospensione dei contributi previdenziali, dei versamenti delle ritenute alla fonte e dell’Iva che scadono nel mese di dicembre. Allo stesso tempo, sono sospesi i versamenti anche per chi ha aperto l’attività dopo il 30 novembre 2019.
Sostegno alla filiera agricola
Viene istituito un fondo con una dotazione di 100 milioni di euro per sostenere le imprese delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura interessate dalle misure restrittive per fronteggiare l’epidemia. Il sostegno viene effettuato attraverso l’erogazione di contributi a fondo perduto tramite l’Agenzia delle Entrate secondo modalità previste da un decreto del Ministro delle Politiche Agricole.
Per le aziende di queste filiere, a cui si aggiungono le aziende produttrici di vino e birra, è riconosciuto l’esonero straordinario dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali, con esclusione dei premi e contributi Inail, per la quota a carico dei datori di lavoro per le mensilità di novembre e dicembre 2020.
È previsto inoltre un contributo per far fronte alle difficoltà del mercato dei prodotti ortofrutticoli di quarta gamma.
Credito d’imposta sugli affitti commerciali
Il credito d’imposta sugli affitti, già previsto dal DL Rilancio, viene esteso per le categorie interessate dalle restrizioni del Dpcm del 25 ottobre, relativamente ai mesi di ottobre, novembre e dicembre ed allargato alle imprese con ricavi superiori ai 5 milioni di euro. Il Dl Ristori bis ha esteso il credito d’imposta alle imprese destinatarie dei nuovi contributi a fondo perduto, comprese le agenzie di viaggio e i tour operator che operano nelle zone rosse. Il beneficio, fino al 60% per il canone di locazione degli immobili ad uso non abitativo, riguarda le imprese che hanno registrato un calo del fatturato di almeno il 50% nei mesi in questione rispetto ai corrispondenti mesi del 2019 ed è cedibile al proprietario dell’immobile locato.
Cancellazione seconda rata Imu
Le categorie interessate dalle misure di contrasto all’emergenza Covid previste dal Dpcm del 25 ottobre e quelle destinatarie dei nuovi contributi a fondo perduto non dovranno corrispondere la seconda rata dell’Imu per gli immobili e le pertinenze in cui svolgono le proprie attività, a condizione che il proprietario sia gestore delle attività esercitate negli immobili in questione.